La cheesecake è un dolce tipico americano preparato con una base di biscotti secchi e uno strato superiore di crema realizzata con formaggio spalmabile. Questa rivisitazione rimuove l'utilizzo dei biscotti secchi con della farina di mandorle e lo zucchero con dell'eritritolo e stevia, rendendola quindi low-carb e Keto-friendly.
La torta caprese al cioccolato è una torta realizzata con la farina di mandorle dal gusto molto ricco. Questa ricetta non prevede l'utilizzo dello zucchero tradizionale, rendendola quindi low-carb e compatibile con la dieta chetogenica.
Il tiramisù è il dessert italiano per eccellenza, uno dei più gustosi in assoluto. Questa rivisitazione della ricetta non prevede l'utilizzo di zucchero o dei classici savoiardi, ma bensì di savoiardi low-carb e sostituti dello zucchero che permettono di abbassare notevolmente la quantità di carboidrati, senza comprometterne il gusto.
I savoiardi sono i biscotti per eccellenza usati nel tiramisù, e spesso anche mangiati a colazione. Questa rivisitazione dei savoiardi non prevede la tipica farina e fecola, rendendola quindi low-carb, compatibile con la dieta chetogenica e gluten-free.
La lasagna è uno dei piatti più gustosi, tipici della cucina italiana. Questa rivisitazione della ricetta tradizionale prevede l'utilizzo del cavolfiore per la creazione della sfoglia, rendendola quindi compatibile con la dieta chetogenica, ma senza comprometterne il gusto.
La dieta chetogenica prevede la riduzione al minimo dei carboidrati dalla dieta, tra cui lo zucchero, ma non per questo bisogna per forza rinunciare alla dolcezza nelle proprie ricette. Esistono infatti diversi tipi di dolcificanti naturali i quali non vengono metabolizzati nello stesso modo dello zucchero tradizionale e quindi possono essere assunti nella dieta chetogenica, tra i quali troviamo: Eritritolo, Stevia, Xilitolo, Destrosio, Sucralosio.
Il colesterolo è fondamentale per l’organismo nella produzione di ormoni, nella creazione di membrane nonché all’assorbimento di vitamina D, ed è importante sottolineare come quando viene consumato più colesterolo nella dieta l’organismo ne produce di meno. HDL ed LDL non sono colesterolo, ma bensì proteine adibite al trasporto dello stesso. LDL (colesterolo cattivo) si può differenziare in tipo A e tipo B. L’LDL di tipo B è quello che è implicato maggiormente nella produzione di placche e viene aumentato col consumo di carboidrati e zuccheri.
Le noci sono lo snack preferito da consumare nella dieta chetogenica. Sono un’ottima fonte di grassi, vitamina E e minerali quali fosforo, selenio e magnesio. Non tutte le noci però sono ideali nella dieta chetogenica se non per i carboidrati elevati, per le proprietà anti-nutritive e la provenienza.
Il digiuno intermittente non è una dieta, ma piuttosto uno modello relativo alla frequenza dei pasti. L’obiettivo del digiuno intermittente non è di dire cosa magiare, ma piuttosto quando mangiare.
Sebbene la dieta chetogenica stia guadagnando popolarità è molto facile cadere in qualche errore. Spesso la mancanza delle conoscenze base riguardo questa dieta portano ad ignorare o trascurare dei punti chiave per aumentare la sue efficacia ed evitare di finire in uno stato di stallo o plateau il quale impedisce la perdita dell’ultimo strato di grasso del corpo.
Lo stato di chetosi è il meccanismo per il quale il corpo e le cellule utilizzano chetoni come fonte di energia. Chetoni che vengono prodotti dal fegato nella scomposizione di grassi, sia corporei che alimentari.