7 segnali che si è in uno stato di chetosi

**Quando si inizia una dieta chetogenica è importante sapere se si è in chetosi e che il programma effettivamente sta avendo successo. È possibile capire se ci si trova in uno stato di chetosi attraverso l’osservazione di alcuni sintomi particolari. Tra questi troviamo disidratazione, crampi muscolari, alito cattivo e altri.

In questo articolo vedremo più in dettaglio questi segnali e come contrastarli al meglio.**

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Cos’è lo stato di chetosi

Lo stato di chetosi è il meccanismo per il quale il corpo e le cellule utilizzano chetoni come fonte di energia. Chetoni che vengono prodotti dal fegato nella scomposizione di grassi, sia corporei che alimentari.

Lo stato di chetosi occorre quando al corpo non vengono più dati carboidrati da bruciare e preferisce quindi bruciare i grassi.

Solitamente una dieta chetogenica che prevede un massimo di 50g di carboidrati giornalieri dovrebbe aiutare ad entrare in chetosi abbastanza velocemente, a seconda del metabolismo del soggetto.

Ma come fare a capire se si è in chetosi? Ecco alcuni sintomi tipici.

1. Sete / disidratazione

Essendo che i carboidrati ritengono gran parte dei fluidi del corpo, durante lo stato chetosi questi fluidi vengono espulsi dal sistema assieme a sali minerali ed elettroliti. Questo può causare un aumento della sete e ad una generale disidratazione.

Per attenuare questi sintomi dovrebbe essere sufficiente re-idratarsi bevendo più acqua, aumentare il consumo di sale nella dieta e aumentare il consumo di verdure. Il sale aiuta ad attenuare fatica e disidratazione, mentre le verdura aiutano a reintegrare potassio e magnesio.

2. Perdita di peso

Questo è connesso al punto 1. Infatti quando si inizia la dieta chetogenica gran parte del peso iniziale che viene perso sono fluidi, che ovviamente hanno un peso abbastanza rilevante.

3. Crampi e spasmi muscolari

La disidratazione e la conseguente perdita di elettroliti può causare spasmi e/o crampi muscolari. Gli elettroliti sono molto importanti al funzionamento della muscolatura. Per esempio potassio e magnesio aiutano a rilassare i muscoli, metre il calcio aiuta a contrarli. Se i livelli di elettroliti non sono bilanciati possono occorre spasmi o crampi muscolari.

In questo caso aumentare il consumo di verdura dovrebbe essere sufficiente, ma se non dovesse bastare a risolvere il problema assumere degli integratori dovrebbe far scomparire i sintomi velocemente.

4. Alito cattivo

Ebbene si, la produzione di chetoni può avere l’effetto indesiderati di un alito cattivo, perché parte dei chetoni prodotti vengono espulsi per via orale.

Sebbene non sia il massimo per la vita sociale è un buon segno che la dieta stia funzionando.

Per attenuare il problema masticare delle gomme senza zucchero è un buon metodo per mitigare l’alito cattivo.

5. Riduzione dell’appetito

Questo è uno dei sintomi più importanti per capire se si è in chetosi. Infatti le cosiddette ‘voglie’ che incombono ad un ora o due dai pasti sono causate dall’aumento degli zuccheri nel sangue e dalla conseguente produzione di insulina.

L’insulina è un ormone con il compito di prendere gli zuccheri in eccesso nel sangue ed immagazzinarli come grasso attorno agli organi. Questo processo, però, causa un riduzione massiccia di zuccheri nel sangue e ne consegue quindi una leggera ipoglicemia la quale è la principale causa della stanchezza dopo i pasti e la fame che riappare solo poche ore dopo.

Con la dieta chetogenica e la riduzione di carboidrati la produzione di insulina viene ridotta notevolmente riducendo anche gli episodi di ipoglicemia. Questo fa si che anche l’appetito viene ridotto, facendo si che è possible stare a digiuno anche per una giornata senza problemi.

6. Miglioramento cognitivo e maggiori energie

Un altro fattore molto importante è l’aumento della energie sia cognitive che fisiche.

Sebbene nel periodo iniziale di transizione dal metabolismo di zuccheri a quello di chetoni è possibile che avvenga una diminuzione delle energie, una volta adattati è probabile un miglioramento soprattutto per quanto riguarda le funzionalità cognitive e fisiche.

Si potrà infatti notare un miglioramento della stamina, per esempio facendo le scale si sentirà molto meno la fatica, ma anche una migliore concentrazione e memoria.

7. Aumento chetoni nel sangue/urine

Come ultimo punto è importante considerare i livelli di chetoni nel sangue e/o nelle urine.

Questo risulta essere al momento il metodo più efficace per capire se si è in chetosi dato che i chetoni metabolizzati vengono poi trasportati dal sangue.

L’utilizzo di un misuratore di chetoni nel sangue è ad oggi il metodo più preciso per avere la certezza di essere in chetosi.

Il migliore sulla piazza è Keto Mojo, che sfortunatamente non si trova ancora in Italia.

Dopo una ricerca su Amazon il migliore che ho trovato è il seguente:

Misuratore di chetoni

il quale oltre a misurare i chetoni misura anche gli zuccheri nel sangue.

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In conclusione

Ci sono diversi metodi per capire se si è in chetosi, tra i quali più importanti la perdita di appetito e la maggiore energia mentale e fisica.

Sebbene questi segnali possono aiutare a capire se il corpo stia utilizzando chetoni come fonte di energia il test definitivo per essere sicuri al 100% è l’utilizzo di misuratori di chetoni. Il più preciso è un misuratore del sangue, perché i misuratori delle urine e dell’alito misurano i chetoni espulsi e non metabolizzati.

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